Un mio miraggio del 7 febbraio 2011
Suggestioni celtiche… A seguire degli aggiornamenti
A cura di Roberto Casartelli (Gruppo Astrofili Lariani)
Ottenuta l’immagine (disegno dell’anno 1901 di Antonio Magni) ci si è orientati verso il riconoscimento di un’opera celtica per la somiglianza con altri reperti catalogati da studiosi e ricercatori di sicura validità. Continua a leggere
Il commento di Giovanni Molteni che ha evocato il masso della leggenda di Sant’Ambrogio presente ad Albese con Cassano, mi suggerisce di condividere il disegno che ne fece nel 1901 Antonio Magni che ho trovato anche nelle ricerche relative del masso riscoperto nelle montagne. Prima che la pietra fosse spostata e divisa per far posto alla strada, era posta dove prima esisteva il muro.
Ecco quel che restava nel 1901 del masso cupelliforme.
L’originale è stato donato a fine 800 al nascente museo di Lecco, dalla nobile Giulia Greppi.
Oggi è visibile un cippo che la ricorda. Continua a leggere
Dopo mesi di ricerche nelle nostre montagne e negli archivi storici, è pronto il primo diario della riscoperta della storia del popolo dei monti.
La mappa è da visionare unitamente agli appunti sulle ricerche: clicca qui per leggere passo a passo
La ricerca è iniziata sulla base della consapevolezza che la Sovrintendenza pur avendo vincolato il bene, non l’aveva mai visto né tutelato dal 1915 ad oggi. Infatti il documento riportava come localizzazione del masso di Albese la seguente dicitura: “a quindici minuti di strada da Civenna, sul sentiero che conduce ai monti”. Nell’immagine seguente appare evidente da cosa si è generato l’errore. E’ possibile seguire questi appunti visionando la mappa appositamente elaborata (clicca qui per visualizzarla)
La ricerca nelle copie storiche della Rivista Archeologica Comasca ha portato alla luce l’intero studio del Magni e la corretta correlazione tra illustrazioni del masso e la descrizione. Sicuramente la curiosità di ritrovare la più antica traccia di opera umana per il territorio di Albese con Cassano ha creato le giuste motivazioni. Continua a leggere
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E’ ufficiale, il masso erratico liberato il 7 marzo 2012, dopo oltre un secolo di abbandono è il segno più antico dell’opera dell’uomo ad Albese con Cassano.
Si tratta di una testimonianza assimilabile alla stessa civiltà che ha animato gli insediamenti oggi compresi nel Parco Spina Verde, da ricondurre alla cosiddetta civiltà di Golasecca (nella nostra zona possiamo ipotizzare trattarsi del periodo compreso tra il 1000 e il 380 a.C). Continua a leggere