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Famiglie secondo natura o secondo storia?

Estratto dalla trasmissione radiofonica di Rai Radio3 “Uomini e Profeti” del 4 ottobre 2015: “Famiglie: secondo natura o secondo storia?”, di Gabriella Caramore, con Enzo Bianchi (fondatore e priore della Comunità monastica di Bose, a Magnano (Biella).

 

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Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2019

Dal 18 al 25 gennaio 2019

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È nuovamente giunta la Settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani, una Settimana speciale, una Settimana piena di gioia e commozione, di responsabilità e di dovere, poiché ha come scopo la realizzazione della volontà del nostro Salvatore Gesù Cristo: “Che tutti siano una cosa sola” (Gv 17, 21).

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Documento finale del Sinodo dei Vescovi sui Giovani, la Fede ed il Discernimento Vocazionale (27 ottobre 2018)

Pubblichiamo di seguito il testo del documento finale e le votazioni del documento finale del Sinodo dei Vescovi al Santo Padre Francesco, al termine della XV Assemblea Generale Ordinaria (3-28 ottobre 2018) sul tema: “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”.

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Fake news e giornalismo di pace - Messaggio di papa Francesco per la 52ma giornata mondiale delle comunicazioni sociali

Domenica 13 maggio 2018

Cari fratelli e sorelle,
nel progetto di Dio, la comunicazione umana è una modalità essenziale per vivere la comunione. L’essere umano, immagine e somiglianza del Creatore, è capace di esprimere e condividere il vero, il buono, il bello. E’ capace di raccontare la propria esperienza e il mondo, e di costruire così la memoria e la comprensione degli eventi. Ma l’uomo, se segue il proprio orgoglioso egoismo, può fare un uso distorto anche della facoltà di comunicare, come mostrano fin dall’inizio gli episodi biblici di Caino e Abele e della Torre di Babele (cfr Gen 4,1-16; 11,1-9).

L’alterazione della verità è il sintomo tipico di tale distorsione, sia sul piano individuale che su quello collettivo. Al contrario, nella fedeltà alla logica di Dio la comunicazione diventa luogo per esprimere la propria responsabilità nella ricerca della verità e nella costruzione del bene.

Oggi, in un contesto di comunicazione sempre più veloce e all’interno di un sistema digitale, assistiamo al fenomeno delle “notizie false”, le cosiddette fake news: esso ci invita a riflettere e mi ha suggerito di dedicare questo messaggio al tema della verità, come già hanno fatto più volte i miei predecessori a partire da Paolo VI (cfr Messaggio 1972: Le comunicazioni sociali al servizio della verità). Vorrei così offrire un contributo al comune impegno per prevenire la diffusione delle notizie false e per riscoprire il valore della professione giornalistica e la responsabilità personale di ciascuno nella comunicazione della verità.

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Laboratorio sulla sinodalità dedicato ai componenti del consiglio pastorale o altri consigli parrocchiali e affari economici

Il laboratorio sul consiglio pastorale è rivolto a tutti i componenti del consiglio pastorale o altri consigli parrocchiali e decanali con l’invito a mettersi in gioco.

Questo anno pastorale è segnato dal tema della “sinodalità”, dell’imparare a camminare insieme. È certamente necessario chiarirsi il senso, la finalità e lo stile del consiglio pastorale così come è descritto nel Sinodo 47 (Costituzione 147 § 1-3), come esperienza emblematica e ordinaria di sinodalità.

Con la mattinata intera di laboratorio dalle 9.30 alle 13.00 vogliamo almeno assaggiare e inizialmente sperimentarci in alcune dinamiche del “processo” del consiglio pastorale, tenendo presenti i soggetti e gli attori importanti da non dimenticare, i passaggi di metodo essenziali e gli strumenti che permettono di praticare questo esercizio decisivo per la corresponsabilità e la missione della comunità cristiana.

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La vocazione di Michele parla anche a noi: l'audio dell'incontro di padre Garofalo con gli adulti della nostra parrocchia

La prima cosa per fare discepole le genti è chiedermi se io faccio vedere con la vita a chi appartengo.

Albese con Cassano, venerdì 5 maggio 2017

In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e de llo Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo». Dal Vangelo secondo Matteo (28,16-20).

L’evangelista Matteo conclude la sua opera con il celebre brano dell’invio in missione da parte di Gesù dei suoi discepoli. Questo brano di Vangelo è stato il punto di partenza della serata condotta da padre Garofalo che ha commentato il messaggio di papa Francesco per la 54ª giornata di preghiera mondiale per le vocazioni: qui sotto è possibile ascoltare e scaricare l'intero incontro.

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7 maggio 2017, Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni - Il messaggio di papa Francesco

"Sospinti dallo Spirito per la missione", è  questo il titolo del messaggio del santo padre, papa Francesco, per la 54° giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, che si celebra in tutto il mondo domenica 7 maggio 2017.

Pubblichiamo di seguito il messaggio che il santo padre ha redatto per i fedeli di tutto il mondo.

Sospinti dallo Spirito per la missione

Cari fratelli e sorelle,

negli anni scorsi, abbiamo avuto modo di riflettere su due aspetti che riguardano la vocazione cristiana: l’invito a “uscire da sé stessi” per mettersi in ascolto della voce del Signore e l’importanza della comunità ecclesiale come luogo privilegiato in cui la chiamata di Dio nasce, si alimenta e si esprime.

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L'omelia dei papa Francesco nella Messa celebrata nel Parco di Monza

Monza, sabato 25 marzo 2017

L'omelia di Papa Francesco nella Santa Messa nella Solennità dell'Annunciazione, celebrata nel Parco di Monza, con un milione di fedeli, nella quarta tappa della sua visita a Milano.

Messaggio del papa per la L Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, 2016

Comunicazione e misericordia: un incontro fecondo

Cari fratelli e sorelle,

l’Anno Santo della Misericordia ci invita a riflettere sul rapporto tra la comunicazione e la misericordia. In effetti la Chiesa, unita a Cristo, incarnazione vivente di Dio Misericordioso, è chiamata a vivere la misericordia quale tratto distintivo di tutto il suo essere e il suo agire. Ciò che diciamo e come lo diciamo, ogni parola e ogni gesto dovrebbe poter esprimere la compassione, la tenerezza e il perdono di Dio per tutti. L’amore, per sua natura, è comunicazione, conduce ad aprirsi e a non isolarsi. E se il nostro cuore e i nostri gesti sono animati dalla carità, dall’amore divino, la nostra comunicazione sarà portatrice della forza di Dio.

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